La Ferita

No,No,No - il pensiero disperato, il dolore lancinante, il nemico lo ha colpito e il suo corpo non riesce a reagire, lentamente le sue gambe si allentano, il dolore sale forte su fino al cervello in un grido di dolore. Si sente abbandonato, disperato, i sui compagni hanno bisogno di lui, il suo corpo non può abbandonarlo proprio ora - No,No,No
urla intorno a lui, strepito, agonia, disperazione, preoccupazione
"state intorno a lui, non allargate i ranghi, non abbandonate la posizione! dobbiamo proteggerlo!"
questa voce, nell'oscurità del dolore sente la voce di Rudy, il suo scudiero lo sta proteggendo, da cosa? perch? - No, No, No
"forza! fate cerchio, non abbandonate la posizione! No!!!! dannazione hanno peso il gigante delle steppe ghiacciate!!"
"il generale non reagisce alle cure? siamo soli e abbiamo perso un uomo! cosa facciamo?"
il colosso delle pianure di ferro si avvicinò a Rudy "non possiamo continuare a combattere così, continuiamo a perder terreno, stiamo soccombendo, abbiamo perso metà del territorio, loro continuano ad avanzare. l'arciere di ferro è rientrato ferito, il dispensatore è ancora rinchiuso in prigione, stiamo perdendo!"

"NO!" l'urlo del generale da terra fu tremendo e gli costò uno sforzo mortale "non ci arrenderemo orai, serrate o ranghi e state chiusi in difesa! Date il comando al giovane orso! dobbiamo difendere le mura fino alla fine!
un ombra, un mantello bianco, un lunccicchio dorato tra le fila nemiche e gli scoiattoli riprendono un po' di terreno, lo sforzo per il generale fu troppo grande e i suoi occhi si chiusuro su un pensiero -una speranza- 
mentre i suoi uomini lo portarono in infermeria privo di sensi, l'arciere di ferro uscì, contuso, dolorante ma con voglia di riprendere parte alla battaglia
"un nuovo compagno si è unito a noi, il combattente del piccone dorato è con noi e ci aiuterà a difenderci! seguiamo le raccomandazione del generale e non lasciamo spazio!"
Rudy gestiva le truppe, gli uomini di ferro combatterono con tutta la ferocia di cui erano capaci, il nuovo combattente diede il sul contributo sfaldando le difese nemiche, la rosa selvaggia infieriva colpi mortali e il giovane orso difese con tutte le sue forze.


Due giorni dopo il generale degli scoiattoli, conosciuto come il Piccolo Demonio, riprese i sensi e trovò al suo capezzale il fido scudiero di sempre; con un filo di voce chiese "quanti giorni?" "Due mio lord", rispose Rudy con lo sguardo torvo rivolto verso il basso. Compiendo un ulteriore sforzo il generale chiese "com'è andata?". Lo scudiero esitò un istante, ma il rispetto verso il suo generale lo costrinse a dire la verità "abbiamo perso, mio signore. I tenenti hanno reagito ma la vostra caduta, la perdita del gigante delle pianure ghiacciate e la mancanza del dispensatore erano lacune troppo grosse". Il generale lentamente e dolorosamente aprì gli occhi "capisco, altre perdite?" Lo scudiero guardò il suo comandante con profonda ammirazione -non vuole sapere come e terminata la battaglia, vuole sapere se altri sono caduti!- "no mio signore, nessuno. Il resto della sua armata e in forma e in attesa del suo rientro. Durante la battaglia il guerriero dal piccone dorato si è unito a noi, ha chiesto asilo dopo essere stato esiliato e ha combattuto bene. Grazie a lui la sconfitta e stata limitata ad un solo distretto perso che potremo riconquistare presto" il generale compì uno sforzo estremo, si tirò a sedere e guardò con occhi colmi di lacrime e rispetto lo scudiero "bravi, sono orgoglioso di voi, domani portami il nuovo guerriero, voglio conoscerlo", cosi dicendo svenne di nuovo.

Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia