La vendetta delle Furie Rosse

Taddeo se ne stava tranquillo, sonnecchiava in attesa che qualcosa accadesse, il Lord del Tuono non veniva a fargli visita da molto giorni ormai e non faceva altro che occuparsi del suo cavallo, non certo la massima aspirazione per un guerriero addestrato come lui.

Mentre i pensieri vagavano a possibili missioni e belle donne, un movimento furtivo attirò la sua attenzione, nulla di più che uno strisciare di stivali tra la paglia, ma questo semplice fruscio fece scattare in piedi la giovane spia, il coltellino nero nella mano destra e la sinistra pronta a difendersi.

"sapevo che eri abile, ma non fino a questo punto stalliere"

La voce emerse da dietro Taddeo che non ebbe il tempo di reagire se non per gettarsi da un lato, ma troppo tardi, un dardo lo colpì nel polpaccio destro e il bruciore si diffuse per tutta la gamba

"rimani pure lì stalliere, dormi e riposa cullato dal veleno delle lontane isole del sud"

senza far rumore l'ombra si allontanò dalle stalle lasciando Taddeo solo e consapevole della pericolosità di quel veleno, ma di certo non era tempo di arrendersi e morire.

La giovane spia si trascinò lentamente nel retro della stalla e aprì il baule con l'effige della folgore, al suo interno l'armatura da cavallo del lord del tuono, ma sotto di essa uno scompartimento segreto, colmo di veleni ed antidoti -caro pirata tatuato, non dovevi parlare ma semplicemente andartene- Taddeo prese la fiaschetta e ingollò l'antidoto tutto d'un fiato "che schifo, mi domando perché questi intrugli salva vita abbiamo sempre il sapore di fogna e merda"

Taddeo si mise a sedere, sapeva che doveva riposare e curare la ferita, ma doveva avvertire il suo Lord, il pirata tatuato, l'ombra mercenaria si aggirava nel castello di trono tempesta ed era ovviamente al servizio di guerriero barbuto.

Con uno sforzo enorme, spezzò la lancia conficcata nel suo polpaccio, di modo da fermare l'emorragia, si levò in piedi e zoppicando iniziò la lunga salita verso la sala del trono

Jabari ancora pensava alla notte precedente, all'ombra che riuscì a scappargli -cosa voleva? chi era? cosa andava cercando nel nostro accampamento? perché non ha reagito ma è semplicemente fuggito? domande senza risposta che continuano a girare nella mia mente senza una risposta. tornerà? attaccherà ancora? -

"Forza ragazzi, dobbiamo rafforzare le difese, questa notte l'ombra potrebbe tornare e il Lord ha deciso di non sottovalutare tale attacco"

una sentinella arrivò correndo "Tenente, tenente Jabari, il giovane stalliere del Lord e stato ferito da un cavaliere ombra, qualcosa si aggira nel nostro accampamento, ho trovato altre sentinella morte, si sta dirigendo verso l'accampamento degli alti tenenti"

-dannazione, come pensavo e tornato, ma così presto? non ha atteso il calar del sole, il Lord del tuono mi ha assicurato che si sarebbe mosso di notte, non si giorno, maledetto-

"Forza, la maggior parte di voi andate a far rapporto agli altri tenenti e aiutateli a fermare il cavaliere ombra, voi quattro rimanete con me"

il grosso delle truppe si mosse correndo verso il centro dell'accampamento, ma una volta tornato il silenzio i quattro guerrieri si accasciarono a terra all'unisono

"non dovevi mandare via tutti"

Jabari si guardò attorno "e lasciarti uccidere altri miei uomini? con uno come te non serve il numero, bisogna farti uscire allo scoperto"

"bravo guerriero del cervo, non male, ma ora devo ritornati un favore"

il pugnale volò silenzioso e veloce dal mantello del pirata e colpì il tenente jabari sul braccio destro "maledetto, esci fuori e combatti lealmente"

"non sono stupido,mostrarmi di fronte a tè significherebbe morire e non sono certo pronto a farlo"

jabari così chiuse gli occhi, cercò tutta la concentrazione di cui era capace -non guadare le armi, ma sentile e vivile-

un altro pugnale, ma questa volta il giovane cervo lo schivò, poi una freccia, schivata anche quella, poi l'ombra si rivelò

alto, forte, senza il suo prezioso mantello, ma mostrando le enormi braccia muscolose colme di tatuaggi e la quantità infinita di armi agganciate al suo corpo. il pirata inizio lentamente a girare intorno al suo avversario, il giovane cervo lo scrutava, senza paura ed allontanando il dolore del braccio dai suoi pensieri.

i guerrieri si guardavano negli occhi e non dicevano nulla, il silenzio gelava la scena come se fossero statue uno in fronte all'altro, poi un colpo, un altro, un terzo. lo scambio di colpi era veloce, preciso e le sferzate erano tremende, nessuno dei due mollava, nessuno dei due arretrava, ed ogni colpo era parato con sapienza.

il pirata capì che in quel modo non avrebbe mai vinto e l'abilità di guerriero acquisito negli anni di battaglie sui ponti delle navi lo aiutò. una finta, poi un'altra, tanto per lasciare libero il lato sinistro, una frazione di secondo, forse meno e il ginocchio del giovane jabari si piegò in maniera innaturale e il giovane cervo si ritrovò con la faccia nella polvere.

il pugnale lento ed inesorabile lo trafisse, passando la gola da parte a parte lasciandolo in un bagno di sangue, solo e con ancora tra le mani la lama della folgore.

La porticina nascosta sul retro del trono si spalancò e Taddeo cadde a terra, il Lord del Tuono sentì il tonfo e si precipitò a vedere inginocchiandosi vicino al suo fedele guerriero "un cavaliere ombra mio signore", il sussurro e poi gli occhi di Taddeo si chiusero. -svenuto, credo di essere di fronte al primo guerriero sopravvissuto all'attacco di un cavaliere ombra- Il lord prese in braccio Taddeo e lo posò vicino al trono usando il suo mantello come coperta, poi uscì di corsa e non appena entrò nella sala del comando ecco tre dei suoi tenenti corregli incontro "signore un cavaliere ombra si aggira nel nostro territorio, il tenente Jabari ha dato l'allarme" 

Conoscendo il valore del suo scudiero il Lord del tuono si gettò subito in una corsa forsennata verso la zona normalmente presidiata da Jabari e lì trovò il fido guerriero del cervo a terra, la sabbia intorno a lui era scura e il suo corpo non mostrava alcun segno di vita. Il Lord di trono tempesta non mostrava più la solita spavalderia, non si erse nella sua grandezza, ma si fece piccolo e si inginocchiò vincino al corpo senza vista del guerriero che era stato il suo scudiero, il suo consigliere e il suo più fidato guerriero sul campo di battaglia. Non un urlo, non una scena di dolore trasparì dal viso del Lord, solo, a terra, tra le mani la spada che lui stesso aveva donato a Jabari; nessuno dei suoi tenenti si avvicinò, nessuno osò rivolgergli la parola, lo lasciarono solo per tutto il giorno abbandonato a sè stesso e ai suoi rimpianti, ai suoi odi e alle sue debolezze.

Nel frattempo l'uomo sabbia, benchè infortunato, prese la guida dell'esercito e insieme al leone volante guidarono la battaglia con l'obiettivo della difesa del castello; la perdita di Jabari e la reazione del loro generale li fece versar alla soluzione più indolore.

Al calar del sole l'orgolgioso Lord del Tuono si alzò e ordinò che il cadavere di Jabari venisse pulito e ben vestito e che la pira funebre venisse allestita quella notte stessa, non c'era motivo di attenedre oltre. A mezzanotte, le fiamme alte illuminavano a giorno il cortile del castello dinnanzi alla sala del comando. Tutti i tenenti e i soldati erano riuniti davanti alla pira, il Lord di trono tempesta era immobile rivolto verso il rogo con in mano la grande spada del cervo e della folgore dono del Lord del Tuono al suo scudiero il giorno dell'investitura.

Alle prime luci del mattino, quando ormai le fiamme furono quasi spente, il Lord del Tuono convocò a se i suoi tenenti "non credo che rimpiazzerò Jabari, almeno per il momento, voi siete i miei tenenti e mi fido di voi, uomo sabbia e leone volante, vi affido il mio esercito, difendete il castello come avete fatto ieri, non ho intenzione di attaccare, oggi no" il Lord rivolse loro le spalle e si diresse verso la sala del trono chiudendo il grande portone a chiave.

Taddeo era semore la, in attesa del suo Lord, nessuno poteva entrare o uscire se non il Lord. Della porticina sul retro ne erano a conoscenza solo il Lord e il giovane stalliere spia "dimmi Taddeo, lo hai visto?" "Non in volto mio Lord, ma so chi è! Per scagliare contro di me la freccia avvelenata ha scoperto un braccio, e mi ha dato un'informazione importante: la freccia era imbevuta di un veleno proveniente dalle isole del sud. credo sia il famoso pirata tatuato" il Lord del Tuono fissò Taddeo con rispetto ed ammirazione "potrebbe essere, è famoso per essere un mercenario molto abile nell'uso delle armi, ha sconfitto Jabari quindi deve essere sicuramente un guerriero scaltro, abile e con molta esperienza. Bravo Taddeo, non solo sei sopravvissuto, ma hai anche smascherato l'ombra del guerriero barbuto. Ora ti meriti cibo, vino e un letto, tornerai alle stalle quando starai meglio, ora dormirai qui" Taddeo rimase scosso, il generale della folgore non era uno loquace e tantomeno prodigo di buone parole "vi ringrazio mio signore, farò ciò che dite".  Si avvicinò al tavolo dove alcune provviste erano ammucchiate iniziando a mangiare qualcosa, aveva bisogno di energia per recuperare le forze. Nel frattempo vide il Lord del Tuono avvicinarsi alla colonna sacra dove troneggiava il ritratto del maestro del Lord, il grande Vinsanity. Il Lord si inginocchiò e guardo con aria triste il ritratto "dopo di voi anche il mio fedele scudiero mi ha lasciato"

Ancora oggi, dopo secoli, nella sala del trono di Castello Tempesta, la colonna sacra è adornata dal ritratto del maestro Vinsanity e dalla spada con l'emblema del cervo sull'elsa in onore di chi ha reso grande il Lord del Tuono, il piu grande guerriero mai seduto in quella sala.

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