RITIRATA

Il turbinio della battaglia ruotava intorno al Piccolo Demonio, come una tempesta lo stava travolgendo. Un attimo, come un fulmine ed ebbe un capogiro, tutto si fermò intorno a lui, come se i guerrieri si muovessero al rallentatore. La rosa selvaggia colpito sulla destra, l'arciere sulla sinistra, il piccone dorato riverso su stesso, i suoi tenenti stavano cadendo come birilli e il generale dell'esercito fulvo mise un ginocchio per terra e chiuse gli occhi.

Ogni colpo che loro mettevano a segno era seguito da una risposta ancora più forte del suo avversario, il guerriero delle isole del Sud imperversava nei suoi schieramenti come un coltello caldo nel burro, il cacciatore dell'obelisco seminava morte in ogni angolo, anche i suoi guerrieri minori stavano dando il meglio di sè stessi.

Il Piccolo Demonio alzò il braccio destro e con il pugno rivolto verso il cielo urlò al mondo la parola che non avrebbe mai voluto pronunciare "RITIRATA!! TUTTI ALLA TORRE FORTIFICATA"

I suoi tenenti si girarono stupiti verso di lui, Rudy sgomento gli rivolse uno sguardo interrogativo, il gigante di ferro veemente gridò "siete impazzito generale? nel mezzo della battaglia dovremmo mollare?"

Il generale si rivolse a tutti i suoi guerrieri urlando ancora più forte "Tutti alla torre fortificata! Rudy controlla che nessuno rimanga indietro! gigante di ferro copri i tuoi uomini e non fare domande!"

in pochi minuti tutto l'esercito degli scoiattoli fu all'interno della grande torre fortificata al limitare dei territori da loro posseduti, nella sala grande l'esercito curava i suoi feriti e nella sala del comando il generale, attorniato dai suoi tenenti spiegò "so che molti di voi non sono contenti della mia decisione, ma tutto ha un senso. cosa potevamo fare stando là fuori? abbiamo perso tre dei nostri compagni oggi, fortunamente non sono periti, ma sono in infermeria e non sappiamo quanto ci staranno. vogliamo continuare a conbattere senza di loro? proprio contro questo esercito? sono forti e ceompatti, normalmente avremmo potuto reggere, ma senza tre importanti guerrieri avrei rischiato la caduta di altri di voi, e ora non me lo posso permettere"

Il dispensatore prese la parola "ma così il nemico passerà sui nostri territori!" "è vero" rispose il generale "ma se tu fossi più produttivo magari potevamo difenderci meglio, purtroppo stai combattendo sulla difensiva e questo non ci sta aiutando"

"ma noi non ci arrendiamo mai e combattiamo sempre fino alla fine" urlò il gigante di ferro "proprio tu uomo di ferro osi prendere parola? dov'eri negli scorsi giorni? ad allenarti giusto? ad affinare le tue capacità mentre i tuoi compagni soccombevano sotto le armi avversarie" un sospiro del generale e poi continuò "non è il momento di dare la colpa a nessuno di noi, ho deciso di ritirarci, l'esercito del sud passerà solo sulla parte più limitrofa dei nostri territori e noi staremo qui in attesa, non potrà valicare le nostre mura e i territori fino alle coste dell'ovest sono al sicuro. una volta passato noi ripartiremo con la prossima battaglia e cercheremo di conquistare i territori posseduti dal grande difensore del deserto"

i suoi tenenti, ancora un pò scorati dalla decisione, iniziarono a parlottare tra loro mentre il generale si avvicinò lentamente alla finestra guardando verso il cielo blu che si tingeva di rosa "un altro giorno se ne sta andando e questa volta da perdenti" Rudy si avvicinò lento e disse "ho sentito mio signore, non vi dovete sentire in colpa, avete preso una decisione coraggiosa salvando tutta la vostra gente" il generale si fece sfuggire un sorrisetto ironico "coraggiosa non direi proprio, mi sono arreso" Rudy lo rimbeccò "mio signore, a volte il coraggio non si esprime nel mollare il colpo della vittoria, il coraggio lo avete dimostrato prendendo una decisione contro la vostra volontà ma per il bene del Suo popolo" il generale degli scoiattoli guardò intensamente il suo scudiero poi rivolse lo sguardo verso il cielo ormai divenuto rosso "stai diventando saggio, un giorno sarai il generale degli scoiattoli. devo confidarti che nel momento in cui ho alzato il pugno al cielo per richiamarvi il primo pensiero è andato alla mia bella fortezza sulle coste dell'ovest, alla spuma del mare che adorna le onde quando frustano le scogliere, al profumo salato che ti inonda al sorgere del sole e ho avuto la tentazione di abbandonare la battaglia e fuggire al sicuro. poi guardando la fierezza dei miei uomini ho capito che non potevo tradirli e quindi ora sto macchinando come sconfiggere il prossimo avversario. non volermene Rudy, non guardarmi in quel modo, sono umano anche io e la nostalgia della casa e della vita tranquilla, fuori dal campo di battaglia può soverchiare chiunque" un sorriso si allargò sul volto del generale, sorriso che si trasformò in una risata "poi comunque tutto questo è durato pochi secondi. il cielo è ormai scuro, è giunta l'ora di scendere col resto dell'esercito a mengiare qualche cosa e a preparare il piano d'attacco."

Rudy e il generale raggiunsero il resto dei tenenti e l'esercito degli scoiattoli iniziò a preparare la cena, lontano dalla battaglia, al sicuro nelle mura della grande torre, come una famiglia in un giorno speciale -mi domando se il Lord del Tuono e il Guerriero Barbuto avranno ancora rispetto per gli scoiattoli dopo questa resa- 

Lontano, sotto lo stesso cielo scuro. la minaccia del folletto verde avanzava inesorabile contro tutto e tutti.

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