La sconfitta del Demonio

La radura era calma, lo scontro era arrivato alla metà del suo corso e i due eserciti erano in perfetto equilibrio, lo scontro precedente si era concluso in parità e sembra che questo stia percorrendo il medesimo destino.

il Guerriero Barbuto, seduto solo nella sua sedia prese la decisione più importante di questa campagna -attendere non serve a nulla, se non faccio qualcosa continueremo ad essere in stallo e io voglio vincere, non importa cosa accadrà, non importa se qualcuno dei miei perderà la vita, questa sfida è troppo importante, ormai siamo alla resa dei conti e io non voglio tornare a casa con la coda tra le gambe-

il Guerriero si alzò, si spogliò rimanendo a torso nudo, la sua spada appoggiata sul suo scranno e gli occhi colmi di follia omicida. un passo, poi un altro, deciso uscì dalla sua tenda e poi dal suo accampamento, i suoi tenenti capirono subito quanto stava per accadere, alcuni scapparono terrorizzati, altri si rifugiarono, i più fedeli rimasero.

una volta giunto al centro della radura raccolse la sua concentrazione e si preparò, immobile, gli occhi chiusi, un vento iniziò ad alzarsi intorno a lui, prima lieve, poi sempre più deciso, come un uragano si stava levando la punizione finale: l'attacco della furia del fuoco!

il Giovane Demonio era raccolto con i suoi tenenti nella stanza del comando, tutti attorno stavano valutando la prossima mossa, fino a quel momento la sfida stava procedendo per il verso giusto, il Guerriero Barbuto non stava dominando, lo scontro era equilibrato e tutto poteva ancora accadere "TJ, Mago, quale potrebbe essere la prossima mossa?"

Entrambi gli strateghi guardano il loro generale e pensierosi osservarono con attenzione la cartina dove il campo di battaglia era riprodotto, quando il mago stava per prendere la parola Rudy entrò nella sala con un grido "Allarme! il Guerriero Barbuto è solo nella radura e qualcosa di strano sta accadendo"

"Rudy, richiama tutti, nessuno deve stare vicino, metti le sentinelle attorno all'accampamento centrale, subito! vuole lanciare il sacro colpo del fuoco!"

Tutti i tenenti corsero all'esterno per richiamare le truppe ma sembrava ormai troppo tardi, la radura si era trasformata in un inferno di fuoco e fiamme.

Il generale degli scoiattoli consegnò la spada fulva al giovane Rudy "conservala, sarò di ritorno presto, non avvicinatevi e attendete la fine"

il piccolo Demonio non ammise repliche, alzò la mano in segno di silenzio e si incamminò verso il limitare dell'accampamento, in pochi attimi tutto quanto conquistato in duri giorni di battaglia era in fumo e gli scoiattoli erano arretrati al punto di partenza. il generale si fermò di fronte al muro di fiamme, lasciò cadere il mantello e porse le mani giunte sopra la testa, chiuse gli occhi e lentamente allargò le mani disegnando un'onda nell'aria. il potere del mare si scatenò creando una barriera protettiva, lo scontro tra i due poteri fu enorme, da una parte il fuoco alimentato dalla rabbia del guerriero barbuto, dall'altra la forza delle onde del mare che si infrangono contro un muro. lentamente il fuoco arretrò e dopo poco si tornò ad essere in una posizione di stallo.

I teneti degli scoiattoli si avvicinarono al limitare della barriera creata dal loro generale per aiutarlo a creare un mare in tempesta donandogli il loro potere, sembra funzionare ma il guerriero barbuto fece altrettanto, risucchiando il potere vitale dai suoi tenenti e lo scontro ritornò in parità.

i combattimenti continuarono l'intera giornata, senza sosta ma nulla cambiò, i generali non davano segno di voler cedere e i tenenti iniziarono a inginocchiarsi, distrutti da quella situazione.

Tutto ad un tratto il potere di entrambi cessò, come se una mano invisibile calò sul campo di battaglia e spense tutto il potere che imperversava, tutti i combattenti caddero per terra, solo i due generali rimasero in piedi, fieri ma con un interrogativo negli occhi guardando al centro del campo di battaglia. il saggio pelato era lì, al centro, sorridente, che guardava prima l'uno e poi l'altro. "signori, sono ormai settimane che vi sfidate, ora state creando un pericolo per i 12 regni, il vostro potere si sta ampliando troppo e senza controllo potrebbe esplodere con ripercussioni sugli altri. Sono stato costretto a fermarvi per il benessere vostro e degli altri, dopo la grande unione avvenuta oltre cinquanta anni fa si crearono delle regole e tutti devono rispettarle. Giovani guerrieri che fin qui siete giunti, avete dato prova di coraggio, forza e strategia ma ora sono costretto a decidere chi potrà continuare la corsa e chi no!"

il saggio pelato, prese una pausa, un grande respiro, poi guardò prima il guerriero barbuto e poi il piccolo demonio "Damian, mi dispiace, non puoi continuare, nello scontro finale alcuni dei tuoi tenenti si sono inginocchiati lasciando lo spazio a James di allargare il proprio territorio" si voltò poi verso il guerriero barbuto che gonfiò il petto per la soddisfazione "James, tu puoi proseguire. non voglio vedere altri combattimenti tra voi due, ognuno raccolga le proprie armi, raduni la propria armata e continuate in pace la vostra strada"

Un cenno del capo in entrambe le direzioni e poi svanì come era apparso.

il piccolo demonio, in ginocchio, guardando il terreno si asciugò una lacrima, Rudy si avvicinò posando una mano sulla muscolosa spalla del suo generale "comandante"

Damian alzò lo sguardo, gli occhi annebbiati dalle lacrime "mi dispiace Rudy, mi dispiace"

i guerrieri di ferro si avvicinarono al loro generale e si inginocchiarono di fronte a lui "no mio generale, siamo noi a dover chiedere scusa a voi e ai nostri compagni. noi abbiamo commesso errori e noi abbiamo lasciato spazio al guerriero barbuto. chiediamo il vostro perdono e la possibilità di tornare al castello con voi"

il piccolo demonio si asciugò le lacrime, sorrise, si alzò e prese per mano i due uomini di ferro "si vince insieme, si perde insieme. forza ragazzi, tutti in piedi! si torna a casa!"

"Damian" il guerriero barbuto era lì, dietro di lui, senza armi senza sorriso "è stata la battaglia più dura, hai un esercito fenomenale, siete stati grandi. lo scorso anno fu molto più facile batterti. complimenti"

"grazie James, ma ho perso ancora, devo migliorare, capire dove ho sbagliato e tornare sul campo di battaglia ancora più forte. spero che tu vinca la corona, te la meriti"

Dicendo così, i due guerriero si strinsero la mano, poi si girarono verso i loro eserciti e ordinarono la radunata.

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