Ritorno a Casa

Un passo dopo l'altro, lentamente, gli scoiattoli si incamminarono per rientrare al castello sulle coste selvagge dell'ovest.

il generale Damian guardò con tristezza la landa deserta della battaglia, il luogo dove il guerriero barbuto lo ha sconfitto e costretto ad abbandonare la corsa alla corona.

"Non faccia così mio signore, non dobbiamo abbatterci, abbiamo perso contro uno dei più forti combattenti della nostra era"

" Tu dici Rudy? Il guerriero barbuto è forte, ma potevamo vincere"

"Sì, e tutti noi siamo fieri di voi e di quanto abbiamo fatto, vedrete mio signore il guerriero barbuto andrà a prendersi la corona, non sentite in lontananza? il Lord del Tuono sta già lanciando i suoi attacchi letali e la battaglia è appena iniziata. Questa sua impazienza potrebbe anche pagarla cara alla fine della battaglia"

"Vedremo Rudy, ora continuiamo. Il cammino è lungo e voglio tornare a casa"

Il predicatore raggiunse il generale e il suo scudiero in fondo alla carovana "mi perdoni mio signore ma sono rientrato dal giro di perlustrazione e l'esercito del folletto verde si sta preparando ad attaccare". il generale trasse un respiro profondo, guardò prima verso il cielo e poi l'orizzonte "speravo non lo facesse, speravo capisse che ormai combattere non occorre, che butteremmo via tempo e forze per nulla. Perché è così orgoglioso? Perché vuole a tutti i costi misurarsi? Domande di cu purtroppo conosco la risposta, la nostra vita è una battaglia, il nostro domani un altro esercito da battere. Ci sarà mai la pace? Rudy, Gordon, voglio provare ad evitare questo inutile scontro. Chiamate a me la Rosa Selvaggia"

"Mio signore a rapporto" il generale guardò negli occhi il suo tenente "tu sei il mio guerriero più veloce e non voglio vedere qualcuno morire per nulla, infiltrati silenzioso tra le fila nemiche e porta questa missiva al folletto verde"

Il giorno dopo un soldato portò una busta al generale degli Scoiattoli, il generale solo, seduto su di una roccia aprì la busta e dentro vi era la sua missiva insanguinata con un pezzo di stoffa, una rosa stilizzata ricamata sopra di essa.

Il generale si alzò, guardo i suoi uomini che bivaccavano in attesa dei suoi ordini, osservò i suoi tenenti in allerta, si tolse il mantello, imbracciò il suo potente arco e si lanciò in una folle corsa contro l'esercito del folletto verde

Il generale Damian scatenò tutto il potere delle coste dell'ovest, il suo fido scudiero, il predicatore, gli uomini di ferro, la torre dell'est, l'arciere della terra degli angeli, il giovane falco, il cavaliere, il mago, nessuno esitò un solo momento e lo sterminio completo avvenne. Nessuno sopravvisse allo spaventoso attacco e il folletto verde rimase inerme di fronte allo strapotere degli scoiattoli uniti dalla rabbia della perdita del loro compagno.

Quando la veloce battaglia si concluse il giovane generale riordinò la ripartenza del suo esercito verso il castello dell'ovest, i suoi tenenti fermarono in cerchio il giovane generale. Accerchiato dai suoi fidi compagni domandò "cosa vi prende? non volete tornare a casa?" il gigante di ferro fece un passo avanti "certo mio signore, ma perché avete scatenato tutto questo? come avete detto voi, noi vogliamo solo tornare a casa, cosa è successo? Non siete mai stato così crudele, perché il folletto verde ha ucciso la rosa selvaggia?"

il generale guardò con affetto e ammirazione i suoi tenenti, uno per uno, guardandoli negli occhi "sulla missiva che consegnai alla rosa vi era scritto

-non è necessario combattere, vieni da me e ceneremo assieme, altrimenti ti sterminerò perché sei l'ultimo ostacolo che mi divide da casa-

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